Lavoro flessibile: perché i team IT sono fra i principali promotori di questa nuova modalità lavorativa?
Il lavoro flessibile è diventato una pratica ordinaria in tutta Europa, tanto che il 64% dei professionisti IT lo adotta come politica aziendale. Ma perché alcune aziende fanno ancora fatica a gestirlo al meglio?
Analizziamo come il settore dell'informatica, e coloro che lavorano in ruoli IT, siano stati meglio preparati a questo cambiamento radicale nelle modalità di lavoro e quali insegnamenti si possono trarre da questa transizione.
La gestione di team ibridi è diventata una realtà quotidiana per molti leader IT. Ma è stata davvero un'evoluzione più fluida di quanto si pensasse? Quali fattori contribuiscono alla sua crescente popolarità in Europa?
"La nostra ricerca prevede che l'occupazione degli uffici raggiungerà il picco quest'anno. Stiamo assistendo alla riduzione dello spazio in ufficio da parte di molte aziende al termine dei contratti di locazione. In futuro il lavoro flessibile, particolarmente diffuso in Spagna, Regno Unito e Italia, diventerà la norma per la maggior parte delle aziende", afferma Mick Heys, VP, Future of WorkSpace & Imaging di IDC.
In seguito al cosiddetto "Great Reshuffle", il lavoro flessibile è destinato a riscuotere sempre più successo. È già diventato la norma per milioni di lavoratori e un modo di lavorare particolarmente accettato, se non addirittura atteso. La possibilità di lavorare da remoto, pur sentendosi legati a un ufficio fisico, sembra essere la modalità di lavoro preferita da molti, in particolare nel settore dell’IT.
Perché l'IT è uno dei principali promotori del lavoro flessibile?
Il settore IT sta prosperando in questo nuovo contesto lavorativo soprattutto grazie alla facilità di transizione verso le nuove modalità lavorative. Ciò è evidente dalla recente indagine sul lavoro ibrido 2023 condotta da Brother. Su 1.385 partecipanti, il 59% degli intervistati nel settore IT e delle comunicazioni lavora attualmente sia in ufficio che a casa. Questo dato è il secondo più alto tra tutti i settori intervistati, dopo quello dei servizi finanziari e professionali dove si registra una percentuale del 62%.
Inoltre, la stessa indagine ha rivelato che una gran parte dei professionisti IT (68%) ritiene improbabile che questa situazione cambi in futuro. Ciò sottolinea una visione solida e ottimistica per il futuro del lavoro flessibile da parte dei professionisti del settore informatico, che apprezzano i vantaggi offerti da questa modalità e mostrano poco interesse a tornare a modelli lavorativi più tradizionali.
Perché il settore IT ha adottato il lavoro flessibile?
Il settore IT ha risposto bene al cambiamento delle pratiche lavorative (con il 64% dei professionisti IT che lavora in modo ibrido o in remoto come parte della politica aziendale) e si impegna a fornire flessibilità anche in futuro. Ha inoltre dimostrato una maggiore capacità nella gestione del lavoro flessibile poiché le sfide precedenti, come la gestione di più sistemi off-site, hanno modellato le loro competenze facilitandone la transizione.
I leader IT, in particolare, hanno mostrato una notevole capacità di adattarsi a questo cambiamento grazie alla loro esperienza pregressa in un ambiente di lavoro decentralizzato. Prima dell'avvento del COVID-19, era comune per i team IT fornire supporto a colleghi situati in sedi diverse, impiegando strumenti come la condivisione dello schermo e l'accesso remoto per risolvere problemi tecnici o gestire autorizzazioni di amministratore. È probabile che ciò abbia avuto un impatto significativo poiché i lavoratori IT si sentivano già a loro agio con una configurazione decentralizzata e si connettevano con i colleghi tramite sistemi di accesso remoto.
I centri di servizi condivisi hanno consentito ai leader IT di avere una visione completa della configurazione tecnica dell'intera azienda, nonché la capacità di gestire e risolvere i problemi a distanza: competenze necessarie per un lavoro flessibile di successo.
Un altro aspetto importante da tenere in considerazione è la familiarità dei professionisti IT con strumenti di collaborazione come la condivisione dello schermo e le videoconferenze, sviluppata a causa della natura stessa del loro ruolo.
Cosa pensano i leader IT del lavoro flessibile?
Le opinioni dei leader IT sul lavoro flessibile riflettono l'importanza della produttività basata sui risultati piuttosto che sulle ore lavorative; un elemento chiave per il successo del modello di lavoro ibrido.
Neha Naik, CEO di RecruitGyan, spiega: "Finché i dipendenti raggiungono traguardi importanti e realizzano progetti di alta qualità in tempo, non dovrebbe importare se hanno impiegato 40 ore settimanali per raggiungere questi obiettivi".
Alvaro Sanchez Galvin, responsabile dell'ingegneria del software presso BIP Solutions, è d'accordo con questo pensiero: “Penso che il lavoro ibrido abbia migliorato l’equilibrio tra lavoro e vita privata per i team IT senza compromettere la produttività o la concentrazione.
“Questo è il motivo principale per cui i team IT si sono adattati così ben: perché hanno presto iniziato a vederne i vantaggi. Per fare il nostro lavoro basta avere un computer e la banda larga e questo ci ha aiutato a muoverci velocemente verso questa nuova realtà”.
Infine, è importante sottolineare che il successo del lavoro flessibile o ibrido non si basa solamente sulle competenze e l'adattabilità dei professionisti, ma è anche strettamente legato alla disponibilità di attrezzature adeguate sia a casa che in ufficio.
Avere l'hardware e il software giusti è fondamentale per garantire che i dipendenti possano lavorare in modo efficiente e senza interruzioni, indipendentemente dalla loro posizione fisica.
Con soluzioni innovative come quelle offerte dal Workplace X Brother, ci impegniamo a supportare i professionisti IT nel fornire esperienze di lavoro ottimali e senza ostacoli ai loro colleghi, assicurando che siano equipaggiati con gli strumenti necessari per eccellere in un ambiente di lavoro sempre più flessibile e dinamico.
