Tutela il Made in Italy con le soluzioni per tracciabilità alimentare

La tracciabilità alimentare per tutelare il Made in Italy

Oggi su un’etichetta alimentare troviamo moltissime indicazioni: data di scadenza, origine del prodotto, allergeni, peso, ingredienti, valori nutrizionali, produttore, confezionatore, venditore, condizioni di conservazione ed eventuali istruzioni di cottura. Questa lunga lista garantisce la tracciabilità dei cibi e delle bevande che portiamo in tavola. Ecco perché sempre più aziende si stanno sforzando di ridurre a zero il margine di errore che ancora oggi insidia i processi di etichettatura, esponendo le aziende stesse a un grosso rischio in termini di costi, fiducia e reputazione.

Il ruolo chiave della tracciabilità alimentare

La tracciabilità dei prodotti che consumiamo è quotidianamente garantita da un’attività di monitoraggio lungo tutte le fasi della produzione. Questo processo tutela non solo i consumatori, rendendoli più consapevoli di ciò che acquistano, ma anche le aziende. Controllando lavorazione, trasformazione, produzione e distribuzione degli alimenti, quest’ultime hanno infatti sempre a disposizione un quadro chiaro che fornisce ampi margini di intervento in caso di problemi. Questo vantaggio si scontra ancora con etichette scritte a mano, preparate in fretta o addirittura incomplete. Dimenticanze ed errori che purtroppo si riscontrano ovunque, dagli impianti di lavorazione alle corsie dei supermercati. Ma che non sono più accettate dai consumatori, sempre più attenti alla propria salute e quindi interessati a sapere cosa mangiano.

L’etichetta alimentare per tutelare il Made in Italy 

A causa dei tanti scandali che hanno sconvolto il settore alimentare negli ultimi anni, dalla “mucca pazza” alla carne equina passando per l’aviaria, l'etichettatura dei prodotti alimentari è diventata un fattore essenziale per garantire la sicurezza del mercato. Sapere come è prodotto, con quali ingredienti e dove viene lavorato un alimento è senza dubbio una conquista, soprattutto in termini di maggiore consapevolezza dei consumatori. Nonostante la chiarezza del problema in questi processi persistono ancora alcuni ostacoli. Ad esempio, le etichette vengono spesso create e stampate dal personale di vendita al dettaglio o del magazzino, cioè da personale quasi sempre occupato dalle normali attività e quindi senza molto tempo a disposizione.

Chi è responsabile dell’affidabilità dell’etichetta?

La responsabilità di garantire l’affidabilità dell’etichettatura può ricadere su molte persone: manager, personale d’ufficio o, della cucina. La grande macchina della tracciabilità è spesso esposta a un rischio di inceppamento e non è proprio un problema secondario. Si pensi alla necessità di conservare i prodotti alimentari prima della vendita e soprattutto al caso in cui serva una rapida rotazione di prodotti. Se per esempio un fornitore di tramezzini non può completare l’applicazione delle etichette informative su tutte le confezioni in tempo utile, non potrà inviare i propri prodotti ai punti vendita perché saranno troppo prossimi alle date di scadenza.

La stampa digitale nel settore alimentare

In questo contesto entra in gioco la tecnologia, in grado di fare la differenza grazie ai dispositivi portatili, codici a barre ed etichette smart. Il supporto delle stampanti di etichette portatili, è sempre più strategico, perché contribuisce a ottimizzare i flussi di lavoro. Garantisce un livello di informazione, precisione e sicurezza che soddisfa anche il più esigente dei consumatori. Dalla correttezza delle informazioni dipende anche il giusto consumo degli alimenti. Se ci sono infatti errori o mancanze nelle indicazioni, i clienti possono interpretare erroneamente la data di scadenza o il contenuto dei prodotti. E per alcuni gruppi di consumatori, come quelli allergici o intolleranti, le informazioni assenti o sbagliate possono avere gravi conseguenze.

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