Lavoro da remoto: i vantaggi e le difficoltà del New Normal
Abbiamo intervistato i professionisti delle PMI in tutta Europa riguardo alle loro esperienze di lavoro da casa prima e durante la pandemia, e loro hanno condiviso con noi i vantaggi e le difficoltà del lavoro ibrido nel ‘New Normal’.
Riduzione del pendolarismo
Il 44% degli intervistati ha dichiarato che la riduzione del tempo e del denaro spesi in spostamenti è stato l'elemento che ha esercitato il più grande impatto positivo sul loro lavoro.1Certamente, la riduzione del pendolarismo fa risparmiare ai dipendenti diverse ore alla settimana. Può anche avere un impatto positivo sul loro benessere, considerando lo stress e la fatica spesso associati agli spostamenti.2
Oltre al fatto che la riduzione del pendolarismo abbatte la possibilità di contrarre malattie infettive: una recente ricerca condotta dalla London School of Hygiene and Tropical Medicine suggerisce che il miglioramento della qualità dell'aria durante i lockdown imposti dal Covid potrebbe aver salvato centinaia di vite in tutta Europa.6
Miglior equilibrio tra vita privata e lavoro
Nella nostra indagine, il 28% degli intervistati ha dichiarato che uno dei più grandi vantaggi del lavoro da casa è stato il miglioramento dell'equilibrio tra vita privata e lavoro.1Lo stesso numero di persone ha anche dichiarato che gli orari di lavoro flessibili hanno prodotto benefici sul loro stile di vita.1 Dopotutto, godere di un margine di manovra più ampio per organizzare il proprio orario di lavoro assicura quella flessibilità in più che consente, per esempio, di sbrigare delle commissioni o andare a prendere i figli a scuola.2
Ma i benefici del lavoro da casa non interessano solo i dipendenti.
Un miglior equilibrio tra vita privata e lavoro può incrementare l'impegno e la lealtà del dipendente, riducendo il turnover del personale e aumentando la produttività e l'innovazione.2 Ciò emerge anche dalla nostra indagine, dove un quarto degli intervistati ha segnalato un incremento della propria produttività. Tuttavia, nonostante gli indubbi vantaggi, il lavoro da casa crea anche delle difficoltà, sia ai datori di lavoro sia ai dipendenti.Offuscamento dei confini tra vita privata e lavoro
Uno dei principali problemi del lavoro da remoto è che talvolta diventa difficile distinguere tra "lavorare da casa" e "vivere in ufficio". Da un'indagine UE del 2020 è emerso che il 28% delle persone che lavorano da casa lavorano nel loro tempo libero ogni giorno o più volte alla settimana, rispetto all'8% di chi sta in ufficio.3
La nostra indagine ha anche rivelato che lavorare e vivere nello stesso spazio crea delle difficoltà. Il 35% degli intervistati ha segnalato che i confini tra lavoro e vita privata sono sempre più labili, mentre il 36% lavora più a lungo ogni giorno perché il lavoro "invade" il tempo libero.1
Questa situazione, se ignorata, rappresenta un pericolo per le aziende che potrebbero involontariamente incorrere in seri problemi di sicurezza e salute sul lavoro.
Nel gennaio 2021, il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione sul Diritto alla disconnessione, ossia il diritto del lavoratore di svincolarsi dal lavoro e dalle relative comunicazioni, come le e-mail, durante le ore non lavorative. Belgio, Spagna, Francia, Italia e Irlanda sono tra i Paesi che hanno già approvato le leggi sul diritto alla disconnessione.
Rischio della solitudine
La più grande difficoltà che deve affrontare chi lavora da casa è la solitudine.4
Il senso di isolamento può influire seriamente sulla salute emotiva del lavoratore, sulla sua produttività e sulle prestazioni del team.4 Nella nostra indagine, il 44% degli intervistati ha dichiarato che la completa assenza di interazioni con colleghi e clienti è stato l'aspetto peggiore del lavoro da casa.1
È chiaro che le aziende devono impegnarsi ad aiutare i propri dipendenti, ove possibile, a mitigare gli impatti potenzialmente negativi.
Maggiore flessibilità
Chi spera nel ritorno dei "vecchi" modelli di lavoro rimarrà deluso perché il lavoro ibrido sembra essere un cambiamento permanente del comportamento. Il lavoro flessibile è diventato un fattore discriminante nella scelta del datore di lavoro: il 40% dei candidati dichiara che la flessibilità è una delle tre condizioni sulle quali basa le proprie decisioni di carriera.5 Questo crea grandi difficoltà a chi deve prendere decisioni IT.
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